
L’Università di Foggia organizza a partire dal 2013 un servizio educativo estivo che accoglie le figlie e i figli dei suoi dipendenti.
Lo Spazio gioco intende rispondere alle esigenze della comunità accademica di conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro e allo stesso tempo di venire incontro al bisogno educativo delle bambine e dei bambini di giocare.
Nello specifico il servizio prevede laboratori e atelier di narrazione, arte, musica, educazione ambientale condotti da dottori, dottorandi di ricerca, educatori del Dipartimento di Studi Umanistici, esperti esterni, e momenti dedicati alle attività ludico-ricreative “libere”.
L’analisi dei risultati raccolti in questi anni (frequenza e gradimento delle attività dei bambini, soddisfazione dei genitori) ci ha convinti della opportunità di rendere permanente questo servizio, e di ampliarlo e trasformarlo in un Centro polifunzionale aperto al territorio e rivolto sia all’infanzia che alle famiglie, offrendo loro un servizio di sostegno alla genitorialità.
Il progetto Spazio Gioco Unifg si è svolto dal 2013 al 2019, sospeso a partire dall’anno successivo per il sopraggiungere dell’emergenza Covid-19. Le attività, ogni anno, si sono svolte dal lunedì al sabato, con la seguente articolazione:
Dal lunedì al venerdì: ore 8:30-13:30
martedì mercoledì giovedì: ore 8:30-17:30
Si riportano di seguito i dati riassuntivi del progetto, riepilogati anno per anno:
- 2013 - 17 bambini - 13 bambine
- 2014 - 18 bambini - 10 bambine
- 2015 - 18 bambini - 11 bambine
- 2016 - 17 bambini - 11 bambine
- 2017 - 16 bambini - 9 bambine
- 2018 - 16 bambini - 9 bambine
- 2019 - 15 bambini - 12 bambine
Nelle attività sono stati coinvolti, ogni anno, due educatori/trici reclutati con specifico bando, ricercatori rtd, dottori di ricerca e dottorandi del Dottorato di ricerca internazionale “Cultura, Educazione, Comunicazione”, tirocinanti ma anche esperti esterni.
Il servizio, strutturato tenendo conto delle linee guida della Legge quadro n. 285/1997 riguardante la promozione di interventi innovativi a favore della tutela dei diritti dei minori e pienamente rientrante nell’ambito della Terza Missione dell’Ateneo, ha avuto, inoltre, lo scopo di ottemperare ad alcune direttive europee sulla partecipazione delle donne alla ricerca e prevenire forme di segregazione orizzontale e verticale.
Si è articolato nei seguenti laboratori: a) laboratorio di lettura ad alta voce e di narrazione autobiografica; b) laboratorio di arte e di manipolazione; c) laboratorio di educazione motoria; d) laboratorio di educazione ambientale. Le tematiche affrontate trasversalmente, nel corso degli anni, sono state le seguenti: identità e alterità; emozioni; percorso di crescita; scoperta del mondo; genere e scienza.
L’efficacia del servizio è stata valutata, ogni anno, attraverso questionari ed interviste rivolte ai genitori: il livello di soddisfazione documentato, anno per anno, è stato pari al 100%.
Si riportano di seguito alcuni stralci di testimonianze tratte dalle interviste rivolte ai genitori:
- Testimonianza n. 1. Lo spazio-giochi, importante misura di pari opportunità a favore dei dipendenti e tanto agognata da molte mamme-lavoratrici della nostra Università già da diversi anni, […] si è finalmente concretizzata con grande soddisfazione da parte di noi genitori. È […] indubbiamente un’iniziativa molto positiva, sia dal punto di vista della qualità del tempo trascorso dai nostri bambini sia per i risvolti in termini […] di conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro. Ritengo che la conciliazione dei tempi della vita familiare e quelli del lavoro interessi non solo le donne, ma che abbia dei risvolti anche sulla vita familiare e dunque sulla società nel suo complesso. Poter portare i propri figli con sé sul luogo di lavoro, senza il disagio economico e di perdita di tempo nell’affidarli ad altre strutture o persone, è stato senza dubbio un grande vantaggio, soprattutto per noi madri lavoratrici. Se a ciò aggiungiamo che, durante le numerose ore di lavoro, abbiamo avuto la tranquillità che i nostri figli erano in buone mani, erano impegnati in attività ludiche e, allo stesso tempo, costruttive e formative e che, in caso di bisogno, noi genitori avevamo in qualsiasi momento la possibilità di poterci relazionare con loro direttamente, allora posso affermare che l’esperienza dello Spazio Gioco è stata senza dubbio un “successo” da reiterare nel tempo.
- Testimonianza n. 2. [...] all’interno del progetto “Spazio gioco”, realizzato presso il nostro Ateneo, [...] ho potuto con tranquillità conciliare il mio ruolo di madre con quello di lavoratrice. Infatti, è davvero una sensazione impagabile poter lavorare sapendo di avere i propri figli vicini […]. I miei bambini hanno potuto così vedere anche dove si trova la loro mamma, ogni giorno, quando non è con loro. […]. Posso, senza dubbio, affermare di aver lavorato con più armonia e positività. […]. Mi preme evidenziare che questa conquista [… va] finalmente nella giusta direzione. A tal fine propongo che la bella esperienza vissuta non rimanga circoscritta al solo progetto “Spazio gioco” estivo, ma che si possa pensare ad altro. Magari anche a un servizio laboratoriale a richiesta, col quale le mamme che ritengono sia importante avere vicini i propri figli durante l’orario di lavoro pomeridiano, possano tranquillamente affidarli, durante tutto l’anno, alle cure di persone esperte, come le “nostre” meravigliose educatrici. […]. Poter disporre di un tale servizio nella propria sede di lavoro, con persone professionali, ma allo stesso tempo dolci e amorevoli, per noi genitori sarebbe la realizzazione di un sogno.
- Testimonianza n. 3. L’esperienza dello Spazio Gioco si è rivelata davvero molto importante. Tanti sono stati gli aspetti positivi: scendere tutti insieme da casa e venire tutti insieme nello stesso luogo (“andiamo al lavoro con mamma”), sapere di poterli sbirciare durante una pausa caffè, sentirli giocare, sentire le loro voci dalla finestra durante le ore di lavoro, vederli fare amicizia con i figli delle nostre colleghe, poter intervenire immediatamente se non si sentivano bene, etc. Il periodo estivo è sempre un “bel problema” per noi mamme lavoratrici: chiudono le scuole e bisogna riempire l’intera mattinata dei nostri figli, ancora piccoli per rimanere a casa da soli […]. Quest’anno il problema è stato risolto in maniera altamente qualificante grazie allo Spazio Gioco. Infine, […] anche mia madre e mia suocera hanno gradito l’iniziativa poiché altrimenti, per supportarmi nella gestione dei bambini, avrebbero dovuto rinunciare (anche se volentieri) a parte del loro tempo libero.
- Testimonianza n. 4. Ho apprezzato fin dall’inizio l’iniziativa “Spazio Gioco” e, ad oggi, mi sento solo di esprimere la mia più sincera gratitudine per chi ha pensato, ha realizzato e realizza quotidianamente il servizio. Io ci porto giornalmente i miei due bimbi che quindi viaggiano con me non vivendo noi a Foggia. La mia immensa gratitudine è dovuta al fatto che li ho visti sereni dal primo giorno, pur affrontando una realtà completamente nuova per loro, e questo è un aspetto importantissimo il cui merito va a tutto il personale coinvolto che si prende cura di loro, in maniera egregia, nelle ore in cui noi glieli affidiamo. […]. Infine la mia gratitudine è dovuta anche al fatto che da quando è partita questa iniziativa io riesco a lavorare di più e più serenamente. E quindi grazie...
- Testimonianza n. 5. Credo che tutte noi “mamma acrobate”, come simpaticamente ci definiscono, dovremmo solo dire grazie, e infinite grazie, a chi con impegno e motivazione sta portando avanti questa iniziativa! […] è un grande inizio […] mi sento finalmente cittadina di un Paese civile […]. Quello che si sta facendo per noi donne lavoratrici è magnifico […]. È importante sapere che le esigenze di noi mamme acrobate finalmente hanno avuto voce e seguito concreto […] e dovremmo sentirci privilegiate rispetto a tante nostre colleghe che […] oggi ancora non possono usufruire di simili servizi per i loro figli.
- Testimonianza n. 6. Il servizio Spazio Gioco, oltre a permettere a noi genitori di lavorare serenamente, sapendo i nostri figli in mani sicure, offre ai bambini la possibilità di giocare e divertirsi, e al tempo stesso di fare esperienze nuove. L’esperienza che io e i miei bambini stiamo facendo è meravigliosa anche perché non solo ci consente di condividere la parte iniziale e conclusiva della giornata, ma permette di accorciare le distanze tra il mondo dei bimbi, fatto di canzoncine, racconti, scoperte, emozioni e grandi amicizie, e il mondo delle mamme “UniFg”, fatto di impegni, orari e scadenze.
Di seguito, invece, le testimonianze raccolte dai tirocinanti:
- Testimonianza n. 2. Questa esperienza di tirocinio è stata molto significativa; ha contribuito ad aumentare la consapevolezza rispetto alla mia futura scelta professionale, perché mi ha permesso di mettermi in gioco e di confrontarmi con i bambini, con le altre educatrici e, soprattutto, con il mio lato professionale. […]. Credo che il motore di questa professione sia l’entusiasmo trasmesso dai bambini, che provano meraviglia anche di fronte alle cose più piccole che, ai nostri occhi, spesso, appaiono insignificanti. Bisognerebbe agire mossi da quella sensazione e dalla voglia, incessante, di scoprire.
- Testimonianza n. 3. […] i bambini sono desiderosi di provare, sperimentare e mettersi in gioco, senza timore […]. Mi sono resa conto di non trattarli come “piccoli”, sottovalutando per questo le loro potenzialità solo perché bambini, ma come “personalità attente” che si emozionavano per le cose più semplici.
- Testimonianza n. 4. L’esperienza di tirocinio allo Spazio Gioco mi ha arricchito molto come persona e come futura educatrice, fornendomi quel bagaglio emotivo, culturale, esperienziale e di competenze pratiche che difficilmente dimenticherò. Nonostante avessi avuto in passato esperienze lavorative con bambini appartenenti alla fascia 3-6, lo Spazio Gioco mi ha permesso di confrontarmi con una fascia di età (3-10) più ampia […]; giocando con i bambini ho potuto scoprire la loro visione del mondo, le loro idee, i loro sogni. Tutto ciò ha solo confermato ciò che, una volta terminato il percorso universitario, vorrò “fare da grande”!
- Testimonianza n. 5. L’estrema formatività di questa esperienza mi ha permesso, nella sua globalità, di approfondire sia gli aspetti più tecnici (organizzazione di tempi, spazi e materiali, organizzazione delle attività educative definendone gli obiettivi e le finalità ecc.) sia gli aspetti più emotivi che caratterizzano la professione dell’educatore, dandomi conferma delle mie propensioni e delle mie aspirazioni per il futuro.
Il confronto con il gruppo di lavoro del progetto “Comunità educante Rione Candelaro” ha permesso al gruppo di ricerca di trasferire l’esperienza maturata con l’utenza dell’Università di Foggia in un contesto, quello del Rione Candelaro, appunto, considerato a rischio di povertà socio-culturale ed educativa. Da questo confronto sono derivati due servizi: il progetto Spazio Gioco Sacro Cuore e il Centro Nascita Montessori, entrambi avviati, come progettualità, nel 2020. I laboratori con genitori e bambini, invece, sono stati realizzati negli anni 2022/2023 e 2023/2024.
Di seguito i dati relativi al primo progetto:
- 2022 - 5 bambini - 6 bambine
- 2023 - 7 bambini - 6 bambine
Nelle attività sono stati coinvolti, ogni anno, dottori di ricerca e dottorandi del Dottorato di ricerca internazionale “Cultura, Educazione, Comunicazione” e ricercatori afferenti al Dipartimento di Studi Umanistici.
Si è articolato nei seguenti laboratori: a) laboratorio di lettura ad alta voce e di narrazione autobiografica; b) laboratorio di arte e di manipolazione; c) laboratorio montessoriano; d) laboratorio musicale.
I genitori, invece, sono stati coinvolti, a partire dal 2024, in incontri autobiografici basati sulla Metodologia pedagogia dei genitori, che si sono svolti, uno ogni quindici giorni, da gennaio a maggio. In tutto hanno partecipato sei genitori, di cui cinque mamme e un papà.
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- Coordinatore scientifico
prof.ssa Anna Grazia Lopez
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