Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà. Italo Calvino, nella sua opera “Se una notte d'inverno un viaggiatore”, definiva con queste parole la lettura.
L’Università di Foggia, condividendo tale fascino, ha preso le mosse dal più famoso progetto londinese Books about Town e ha celebrato la letteratura italiana. E così come la capitale British, qualche anno fa, si è colorata con delle meravigliose Panchine Letterarie, con lo stesso intento le corti dei Dipartimenti dell’Ateneo foggiano sono state arricchite con delle evocative sedute a forma di libro.
Le Panchine Letterarie dell’Università di Foggia arrivano in Città grazie alla sinergia tra tre Istituzioni. Sono, infatti, state finanziate dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e decorate, invece, da quattro studenti dell’Accademia di Belle Arti di Foggia.
Le panchine sono state inaugurate e consegnate alla comunità universitaria martedì 20 novembre 2018, con un evento di inaugurazione organizzato presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
Alla cerimonia pubblica sono intervenuti il prof. Maurizio Ricci, all'epoca Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Aldo Ligustro, Presidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e il prof. Pietro Di Terlizzi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti Di Foggia. Sono stati presenti, altresì, il prof. Antonino Foti, referente del progetto per l’Accademia e gli studenti dell’Accademia Giorgia Valente, autrice della panchina di Studi Umanistici, Alessio Ciocia, autore della panchina di Giurisprudenza e Francesco Leone e Francesco Tomaiuolo, autori a quattro mani delle panchine dei Dipartimenti di Agraria, Economia e del Polo Biomedico.
Le opere a cui sono ispirate le Panchine Letterarie dell’Università di Foggia sono Novecento di Alessandro Baricco (panchina sita presso il Dipartimento di Economia), Un uomo di Oriana Fallaci (panchina sita presso il Dipartimento di Giurisprudenza), Io non ho paura di Niccolò Ammaniti (panchina sita presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente), La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini (panchina sita presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) e Il conto delle minne di Giuseppina Torregrossa (panchina sita presso il Polo Biomedico – Dipartimenti di Area Medica). Le panchine sono in pietra ricostruita con finitura levigata (dimensioni: 160x55x76h) e sono state realizzate, per l’Università di Foggia a forma di libro, da Manufatti Viscio di Apricena, località alle porte del Gargano, rinomata e apprezzata proprio per le sue cave di pietra.
La cerimonia di inaugurazione è stata accompagnata da un allestimento fotografico che ha mostrato tutte le panchine e raccontato le varie fasi del progetto: dalla produzione in fabbrica, agli interventi pittorici.
Il progetto Panchine Letterarie dell’Università di Foggia, nelle sue varie fasi di ideazione, organizzazione, attuazione e decorazione e in tutti i suoi aspetti istituzionali, amministrativi e artistici, è durato più di un anno e ha coinvolto diverse unità di personale Tecnico-Amministrativo Unifg, coordinate dall’Area Comunicazione di Ateneo.
"Marianna chiude il quaderno di scatto. Lo nasconde istintivamente tra le pieghe del vestito. Poi si ricorda che il duca Pietro è a Palermo da ieri e ritira fuori il libretto. Lo porta al naso; ha un buon odore di carta nuova di inchiostro di buona qualità. Lo apre e fra le pagine trova un disegno colorato: un uomo sui trent'anni con un turbante di velluto a righe che gli copre le tempie. Una faccia larga, soddisfatta, gli occhi che guardano verso il basso come a dire che tutto il sapere viene dalla terra su cui poggiamo i piedi."
La panchina è stata decorata da Giorgia Valente, artista-studente dell'Accademia di Belle Arti di Foggia.
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