Archivi

Il Dipartimento di Studi Umanistici conserva alcuni Archivi che raccontano la memoria delle proprie ricerche, ma non solo.

Alcuni di questi archivi contengono, infatti, anche materiali della tradizione di discipline ereditate dalle indagini di ricercatori che pazientemente e nel corso di molti hanno raccolto e conservato. Basti ricordare il prezioso Archivio Mertens” che ci riporta alla memoria archeologica degli scavi dell’antica Herdonia, o quello di Cartografia ereditato dall’ottocentesca tradizione di Topografica Antica di Rodolfo Lanciani, senza dimenticare la raccolta epigrafica della compianta docente Unifg Vincenza Morizio, ma anche gli archivi etno-antropologici che ci uniscono indissolubilmente al territorio.

Un patrimonio antico, ma in continua evoluzione ed implementazione. Un filo intangibile tra passato, presente e futuro.

Il Laboratorio di Cartografia Archeologica ha ereditato un ricco apparato Cartografico dal Laboratorio di Cartografia Archeologica  Sperimentale dell’Università di Roma "Sapienza". Quest’ultimo in continuità  con il "Gabinetto di Topografia antica"   istituito da Rodolfo Lanciani presso la Sapienza, è stato il fulcro della scuola di Topografia  Antica di Roma (G. Lugli, F. Castagnoli, P. Sommella, C.F. Giuliani).

Si tratta di un patrimonio cartografico ingente: copertura nazionale IGM 1.100000 e 1:25000, oltre a cartografie storiche e apparati fotografici relativi a repertori monumentali. Un archivio prezioso come documentazione per la didattica ma anche per una futura fruizione al territorio.

  • Responsabile: prof.ssa Maria Luisa Marchi (marialuisa.marchi@unifg.it)

Fotogallery: L'Archivio Cartografico e il Laboratorio di cartografia Archeologica

A Herdonia, per quasi mezzo secolo, si sono incrociati archeologi provenienti da diverse nazioni che hanno potuto condividere le loro esperienze, le metodologie e le tecniche di ricerca. Dal piccolo sito gestito da pochi archeologi con alcuni operai al campo scuola internazionale con più di cento studenti di archeologia; dalle lunghe trincee e dalle quadrettature utilizzate con il metodo Wheeler fino allo scavo per grandi aree e alle ricognizioni sul campo; dai diari di scavo, dalle mappe e sezioni disegnate su carta millimetrata alle prime applicazioni di disegno vettoriale in CAD e alla gestione digitale dei dati, dai negativi su vetro e dalle pellicole da 35 mm alla fotografia digitale e alle scansioni laser: non esiste metodologia di indagine che non sia stata applicata sul sito, e neanche una tecnica di documentazione che non sia stata sperimentata qui.

Di questa eccezionale esperienza di ricerca e didattica resta una traccia importante e unica: l’Archivio Mertens, un archivio storico degli scavi. Un vero e proprio palinsesto di memorie e tecniche, materiali e testimonianze che racchiude quarant’anni di metodologia della ricerca archeologica, costituito da due fondi principali: il primo che raccoglie i documenti risalenti agli scavi belgi (1962-1992), conservati presso l’Università Cattolica di Leuven e donato nel 2003 da Jozef Mertens all’Università di Foggia e il secondo che custodisce l’archivio degli scavi italo-belgi (1993-2000), conservato inizialmente presso il Dipartimento di Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari e poi trasferito presso il Dipartimento di Scienze Umane (ora di Studi Umanistici) dell’Università di Foggia.

Dal 2006 i due archivi sono fisicamente riuniti nell’archivio storico delle ricerche archeologiche di Herdonia: diari, appunti, schizzi, schede, in fiammingo, francese e italiano; disegni su lucido, poliestere e soprattutto millimetrato, oltre ai rilievi e ai disegni digitali degli ultimi anni; una documentazione fotografica che è a sua volta una storia della fotografia, fra negativi su vetro, negativi su pellicola, provini a contatto, diapositive. L’archivio è in definitiva l’ultimo reperto di Herdonia, e nella sua complessa stratificazione è costantemente in corso di scavo.

Per saperne di più: G. De Felice, A. Fratta, A dig in archive. The case of Herdonia, in S. Campana, R. Scopigno, G. Carpentiero, M. Cirillo (eds), Keep the revolution going, Proceedings of the 43rd Annual Conference on Computer Applications and Quantitative methods in Archaeology, Oxford 2016, pp. 167-176.

  • Responsabili: proff. Danilo Leone e Maria Turchiano (danilo.leone@unifg.it maria.turchiano@unifg.it)

L’Archivio legato al Centro di documentazione del patrimonio epigrafico della Capitanata e aree limitrofe istituito nel 2006 per iniziativa di Vincenza Morizio, raccoglie la documentazione bibliografica relativa alle iscrizioni latine pertinenti i centri antichi di Ausculum, Herdoniae ed Aeclanum.

È in corso la raccolta della bibliografia epigrafica relativa a Luceria. Le schede realizzate sono sia in formato cartaceo che digitale. Sono conservate presso l’archivio anche le carte I.G.M. (scala 1:25.000) dell’area dell’Apulia settentrionale.

  • Responsabile: prof.ssa Silvia Evangelisti (silvia.evangelisti@unifg.it)

ASAP- Archivio digitale storico-artistico pugliese è un archivio digitale, iconografico e documentario con accesso libero e gratuito che permette la ricomposizione virtuale di immagini e fonti per la storia dell'arte in Puglia in età moderna, ricostruita nella prospettiva dei rapporti tra Regno di Napoli e area settentrionale dalla fine del Quattrocento al Settecento, e da quest’anno con ampliamenti anche verso la cronologia contemporanea, dall’Ottocento ai giorni nostri. Il progetto è partito nel 2015 affiancandosi, con struttura e materiali  propri, ad altre iniziative regionali con ricadute sul territorio: il Piano ufficiale della Regione Puglia per una nuova era dei musei e Puglia digital library.

La pagina web è stata realizzata con e-Dvara2, piattaforma di gestione dei dati sviluppata dal Dipartimento di Informatica e Matematica dell'Università degli Studi di Udine, dalla prof. ssa Martina Visentin, impegnata presso il LIDA_FOTOteca - Laboratorio informatico per la ricerca storico artistica del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dello stesso ateneo. Dall’a. a. 2019-2020 il DISTUM e il Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale di UniUdine continuano e ampliano le attività di studio, ricerca e terza missione relative ad ASAP grazie a un Accordo quadro stipulato con la Fondazione Memofonte onlus per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche diretta dalla prof. ssa Donata Levi che dirige anche il LIDA-FOTOteca di UniUdine.

  • Responsabile: prof.ssa Floriana Conte (floriana.conte@unifg.it)

L’archivio è il prodotto di un lungo lavoro di ricerca etnografica svolto in seno al Laboratorio di Antropologia dei Patrimoni Culturali Immateriali e al Centro di Documentazione Visuale “Ester Loiodice”, ora confluiti nel Laboratorio Etnografico.

L’archivio visuale – esito di un’attività di ricerca orientata allo studio, al rilevamento, all’elaborazione, alla catalogazione e all’archiviazione in forma audio-visuale del patrimonio festivo di Capitanata - consta di più di 100 eventi festivi, archiviati sia in forma di footage sia in forma di documentario della durata di circa 15 minuti.

Documentari utilizzati durante l’attività didattica e di ricerca del comparto antropologico e a disposizione per la consultazione pubblica presso la sede del Laboratorio Etnografico. Alcuni documentari, inoltre, sono depositati in copia presso il Museo Civico di Foggia e presso il Museo delle tradizioni popolari di Roma.

  • Responsabile: prof.ssa Patrizia Resta (patrizia.resta@unifg.it)

L’archivio etnografico, legato al Laboratorio Etnografico istituito nel 2012 in seno al Dipartimento di Studi Umanistici, raccoglie tutti i materiali di ricerca – apparati bibliografici non più reperibili, repertori fotografici, videografici e sonori – prodotti dall’equipe di antropologia sin dalla fondazione dell’Ateneo foggiano nel corso delle numerose missione etnografiche condotte.

Nello specifico contiene materiale fotografico e audiovisuale relativo al fenomeno migratorio in Capitanata, specie per quel che riguarda le condizioni di vita dei migranti, soprattutto in contesti periferici, quali le borgate che circondano il capoluogo dauno; materiale fotografico, sonoro e audiovisuale relativo ai Patrimoni Culturali Materiali ed Immateriali di Capitanata; materiale fotografico relativo all’Albania rurale; materiale fotografico, sonoro e audiovisuale relativo al gruppo indigeno guaranì presente in Bolivia (regione del Chaco).

  • Responsabile: prof.ssa Patrizia Resta (patrizia.resta@unifg.it)