- Il Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Benni Culturali. Scienze della Formazione si articola in quattro Sezioni Scientifiche, istituite per la prima volta nel Consiglio di Dipartimento dell’11 aprile 2019, ai sensi dell’art. 30, c. 8 dello Statuto di Ateneo, periodicamente aggiornate in base alla composizione del corpo docente e delle attività di ricerca e terza missione condotte (Consigli di Dipartimento del 21 gennaio 2021, 04 luglio 2022, 06 marzo 2023, e da ultimi del 03 aprile 2024, quando è stata istituita la nuova Sezione di Psicologia, e del 15 maggio 2025):
- Archeologia, Arti e Storia
- Filologie, Letterature e Lingue
- Pedagogia
- Psicologia
Composte da un congruo numero di professori e ricercatori (non inferiore a dieci), coordinate da un professore ordinario e con unità di personale a supporto tecnico-scientifico, le Sezioni sono definite sulla base dei settori scientifico-disciplinari, dell’omogeneità metodologica e tematica delle ricerche così come delle fruttuose competenze interdisciplinari. Esse coordinano le ricerche delle aree disciplinari di competenza, promuovono collaborazioni interdisciplinari, valorizzano le risorse umane e tecnologiche, i servizi e gli uffici del Dipartimento. L’attuale composizione è la seguente.
- La sezione di Archeologia, Arti e Storia si occupa di archeologia e patrimoni culturali su un ampio arco diacronico che comprende la preistoria, il mondo greco e romano, tardoantico e medievale, con particolare attenzione all’archeologia globale dei paesaggi, alla cultura materiale e insediativa del contesto territoriale in cui opera il Dipartimento (la Daunia e la Puglia settentrionale), agli aspetti metodologici e della comunicazione (archeologia pubblica), con progetti di ricerca, ricognizioni e scavi terrestri e subacquei, sia in Italia sia all’estero (Grecia). Al centro degli interessi sono poi la storia politica, agraria, urbana, sociale e religiosa della Puglia, di Foggia, della Capitanata e del Mezzogiorno in età antica, medievale, moderna e contemporanea, fino a comprendere aspetti della storia culturale dell’Europa e del Mediterraneo in diversi periodi storici. Sono altresì campo di interesse della sezione la storia dell’arte e delle culture visive dell’antichità, del Medioevo, dell’età moderna e contemporanea, la metodologia dell’indagine storico-artistica, la storia delle collezioni, la geografia generale e antropica in particolare.
- Le linee di ricerca della sezione di Filologie, Letterature e Lingue, nella varietà degli interessi e degli indirizzi specifici, presentano quale elemento connotativo comune lo studio della ricezione e della persistenza delle forme e dei temi di età classica, cristiana e medievale nelle riscritture letterarie e teatrali, nella musica e nelle arti figurative e visive di età umanistico-rinascimentale, moderna e contemporanea, attraverso codici comunicativi via via risemantizzati in altri testi e in altra cultura. Lungo un approccio interdisciplinare, fondato sull’analisi linguistico-letteraria e critico-testuale, i risultati delle ricerche, sostenute dall’indispensabile attività di centri studi e laboratori, vengono diffusi attraverso pubblicazioni scientifiche, workshop, seminari e convegni, a carattere locale, nazionale e internazionale.
- La sezione di Pedagogia è composta dalle aree riferite ai macrosettori 11/D1 e 11/D2, specificamente Pedagogia generale e sociale e Storia della Pedagogia (PAED-01/A e PAED-01/B); Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa (PAED-02/A e PAED-02/B). Si avvale altresì della presenza dell’area storico-filosofica, specificamente del ssd di Storia della Filosofia (PHIL-05/A). I suddetti ambiti di ricerca mettono a sistema le numerose prospettive da cui il sapere pedagogico guarda alla realtà, con l’intento di investigare, progettare e riflettere su una molteplicità di temi, problemi ed emergenze educative, formative, culturali e sociali. Le ricerche della sezione sono declinate ad approfondire soggetti, oggetti, linguaggi, metodi, strumenti e tempi del sapere-agire pedagogico con un’apertura inter e transdisciplinare.
Nello specifico, la Sezione si occupa dei temi relativi all’apprendimento permanente, all’orientamento formativo, alla cura educativa riferita alle differenti età della vita e nei molteplici contesti di vita e di esperienza nonché alle emergenze educative legate a situazioni di disagio, marginalità e svantaggio sociale, con particolare attenzione alle tematiche di genere e a quelle interculturali. Un ulteriore campo di indagine è quello relativo agli studi storico-educativi e storico-pedagogici, con approfondimenti relativi agli studi montessoriani. Altrettanto rappresentato è l’ambito degli studi riferiti alla didattica, alla pedagogia speciale e alla ricerca educativa, che indagano i temi relativi all’inclusione dei soggetti con disabilità, alle metodologie didattiche innovative, al faculty development e alla progettazione e valutazione educativa, nonché alla media education e alle tecnologie digitali.
La Sezione si prefigge la mission di concorrere al dibattito locale, nazionale e internazionale sui modelli interpretativi delle scienze dell’educazione e della formazione nonché identificare profili di ricerca-azione-formazione che rispondano alle emergenze educative contemporanee. In tal senso l’intento è quello di definire, progettare e sperimentare modelli teorici e operativi utili a migliorare i processi di alfabetizzazione, socializzazione, inclusione e partecipazione attiva, nella prospettiva di una ricerca/prassi educativa che assuma funzione trasformativa ed emancipativa nei differenti contesti formali, informali e non formali dell'educazione, dell'istruzione e della formazione: scuola, università, famiglia, gruppo dei pari, luoghi di lavoro, spazi della partecipazione politica, sociale, culturale, religiosa. Contesti nei quali assume particolare rilevanza scientifica e didattica il tema della formazione dei professionisti della cura, quali l’educatore professionale socio-pedagogico, il pedagogista, i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, i cui corsi di laurea sono attivi nel Dipartimento, specificamente: Scienze della Formazione primaria (a ciclo unico), Scienze dell’educazione e della formazione (laurea triennale), Scienze pedagogiche e della progettazione educativa (laurea magistrale), senza dimenticare il dottorato di ricerca in Scienze della Formazione, dello sviluppo e dell’apprendimento. - La sezione di Psicologia è composta da aree di ricerca che nascono dalla quasi totalità dei settori scientifici di area psicologica (da PSIC-01 a PSIC-04) in sintonia con le linee di indagine nazionali e internazionali ma anche aperte all’apporto di altri settori di ricerca in un’ottica interdisciplinare (AGR/01, AGR/15). Nello specifico le diverse tematiche di ricerca comprendono la Psicologia Generale, la Neuropsicologia e le Neuroscienze, la Psicometria, la Psicologia dello sviluppo e la Psicologia dell’educazione, la Psicologia sociale, la Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, la Psicologia dinamica, Economia ed estimo rurale e Scienze e tecnologie alimentari, al fine di poter progettare e riflettere su una molteplicità di temi, problemi ed emergenze. La ricerca in questi settori si propone di rispondere a quesiti attuali e rilevanti legati alle politiche di promozione del benessere psicologico e della resilienza, di supporto alle fragilità e promozione dell’integrazione, della gestione positiva dei conflitti, e di comportamenti prosociali volti allo sviluppo di una società del futuro. Le tematiche di ricerca di base riguardano la comprensione del funzionamento mentale e dei rapporti con il comportamento e i correlati neurofisiologici oltre alla creazione di strumenti validi ed affidabili per queste indagini. I gruppi di ricerca afferenti a queste macroaree partecipano attivamente all’attività scientifica nazionale e internazionale attraverso una fitta rete di collaborazioni che coinvolge singoli ricercatori, gruppi ed enti di ricerca italiani e stranieri. Pur con significative differenze tra le aree di ricerca, sui database dei prodotti scientifici di riferimento internazionale (ad esempio, SCOPUS) emergono importanti contributi della sezione al progresso scientifico della Psicologia.
Le aree di ricerca comprendono la Psicologia Generale, la Neuropsicologia e le Neuroscienze, la Psicometria, la Psicologia dello sviluppo e la Psicologia dell’educazione, la Psicologia sociale, la Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, la Psicologia dinamica, Economia ed estimo rurale e Scienze e tecnologie alimentari, al fine di poter rispondere e progettare indagini interdisciplinari su una molteplicità di temi, problemi ed emergenze.
La ricerca in questi settori si propone di affrontare da un lato tematiche di ricerca di base che riguardano la migliore comprensione del funzionamento mentale, di processi cognitivi ed emotivi, e della loro interazione, dei correlati psicologici dei principali disturbi e disabilità, e dei correlati neurofisiologici del comportamento e dall’altro di rispondere a quesiti attuali e rilevanti di promozione della resilienza, di supporto alle fragilità e promozione dei diritti e dell’integrazione delle minoranze, della gestione positiva dei conflitti, e in generale di comportamenti prosociali volti allo sviluppo di una società del futuro portatrice di maggiore benessere psicologico e salute mentale.
I gruppi di ricerca afferenti a queste macroaree partecipano attivamente all’attività scientifica nazionale e internazionale attraverso una fitta rete di collaborazioni che coinvolge singoli ricercatori, gruppi ed enti di ricerca italiani e stranieri.