STIAEM (Slow Tech Innovation: AI, Ethics, and New Teaching Methods)

Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027

L’Università degli Studi di Foggia si pone all’avanguardia della trasformazione digitale in ambito educativo, coordinando il progetto biennale STIAEM (Slow Tech Innovation: AI, Ethics, and New Teaching Methods), un Partenariato di Cooperazione finanziato con un punteggio di eccellenza (95/100) dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea per un valore di 400.000 euro.

L’iniziativa, avviata il 1° settembre 2025, risponde a una sfida cruciale per il futuro dell’istruzione in Europa: come possono le scuole integrare l’Intelligenza Artificiale (IA) nelle proprie pratiche in modo pedagogicamente fondato, etico e sostenibile?

Il progetto STIAEM è ideato e coordinato dalla prof.ssa Viviana Vinci, ordinario di Pedagogia Sperimentale presso l’Ateneo foggiano, e unisce nove partner strategici da cinque nazioni (Italia, Spagna, Grecia, Turchia, Lituania). La forza della rete risiede nella diversificazione, che include università (Foggia, Alicante, Saragozza), autorità scolastiche regionali e locali (come gli USR di Puglia e Toscana) e istituti scolastici.

Il cuore concettuale del progetto è la filosofia “Slow Tech”, che promuove un approccio critico, consapevole e sostenibile alle nuove tecnologie. L’obiettivo è fornire agli educatori competenze mirate e strumenti pratici per un’integrazione dell’IA guidata dalla riflessione etica e didattica.

“Il nostro impegno con STIAEM non è semplicemente implementare l’IA. È quello di accompagnare insegnanti e studenti in un percorso di formazione che li renda capaci di utilizzare l’Intelligenza Artificiale in modo critico, etico e sostenibile” prof.ssa Viviana Vinci, Principal Investigator del progetto per l’Università di Foggia.

Il progetto si articola in una triade strategica di innovazione, ricerca e formazione, mirando a sviluppare un modello educativo replicabile e scalabile in tutta Europa:

  1. Ricerca: Il percorso progettuale inizia con una ricerca comparativa per comprendere come l’IA è percepita e utilizzata nelle scuole dei paesi partner, mappando pratiche e bisogni formativi tramite indagini sistematiche.
  2. Sperimentazione: Il cuore di STIAEM è la sperimentazione sul campo. Due mobilità coinvolgeranno gli studenti (“A Hands-On Experience”) per raccogliere feedback diretti, e sei mobilità internazionali incrociate di docenti (“Go To School”) permetteranno di lavorare fianco a fianco nelle scuole ospitanti. L’attenzione è focalizzata sull’applicazione dell’IA nell’insegnamento delle discipline STEAM e della cittadinanza digitale, con un forte impegno per l’inclusione e l’eterogeneità tramite i principi dell’Universal Design for Learning (UDL).
  3. Formazione e risorse aperte (OPEN ACCESS): Basandosi sulla ricerca, il partenariato svilupperà un modello pedagogico specifico e creerà materiali formativi concreti: un Corso online aperto (MOOC) per gli insegnanti e una piattaforma digitale Slow Tech AI contenente un repository di risorse didattiche validate (OER), Linee Guida e best practices.
  4. Raccomandazioni strategiche: I risultati della ricerca e della sperimentazione confluiranno in Linee Guida pratiche e Raccomandazioni politiche basate sull’evidenza, con l’obiettivo di supportare un’integrazione sostenibile e etica dell’IA nei sistemi educativi nazionali ed europei. L’intera esperienza sarà documentata in un Handbook finale.

L’iniziativa intende rafforzare in modo significativo le competenze digitali dei docenti e la loro consapevolezza sull’uso etico dell’IA. Per assicurare la continuità e la diffusione dei risultati oltre la durata del biennio, sarà creato un Hub ibrido (fisico presso Unifg e digitale) per la formazione continua e la ricerca sull’ibridazione tecnologica.

Tutti i principali risultati del progetto (MOOC, OER, Linee Guida, Handbook) saranno resi disponibili gratuitamente online per massimizzare la disseminazione e l’impatto sull’intera comunità educativa europea.