Pedagogia e Psicologia

Coordinatore

  • Loiodice Isabella

Afferenze (n. 23)

  • Altamura Alessandra (M-Ped/01)
  • Annacontini Giuseppe (M-Ped/01)
  • Cagnolati Antonella (M-Sto/02)
  • Cannito Loreta (M-Psi/01)
  • Carlucci Leonardo (M-Psi/03)
  • Cavioni Valeria (M-Psi/04)
  • Cera Rosa (M-Ped/01)
  • Dato Daniela (M-Ped/01)
  • De Martino Delio (M-Ped/04)
  • De Serio Barbara (M-Ped/02)
  • Eradze Maka (M-Ped/03)
  • Esposito Ciro (M-Psi/05)
  • Fantinelli Stefania (M-Psi/06)
  • Iuso Salvatore (M-Psi/07)
  • Ladogana Manuela (M-Ped/01)
  • Logrieco Maria Grazia Mada (M-Psi/04)
  • Loiodice Isabella (M-Ped/01)
  • Lopez Anna Grazia (M-Ped/01)
  • Lotti Antonella (M-Ped/03)
  • Marinelli Chiara Valeria (M-Psi/02)
  • Martini Matteo (M-Psi/02)
  • Monacis Lucia (M-Psi/01)
  • Palladino Paola (M-Psi/01)
  • Pinto Minerva Franca (M-Ped/01 - Professore emerito)
  • Quarto Tiziana (M-Psi/01)
  • Salvatore Gianpaolo (M-Psi/08)
  • Scarpa Stefano (M-Edf/01)
  • Sulla Francesco (M-Psi/04)
  • Toto Giusi Antonia (M-Ped/04)
  • Traetta Luigi (M-Ped/03)
  • Vinci Viviana (M-Ped/04)

Supporto tecnico-scientifico

  • Cardone Severo, Borrelli Lucia Maria

La sezione di Pedagogia e psicologia è composta da aree di ricerca storico-pedagogiche, metodologico-didattiche e psicologiche in linea con le attuali istanze nazionali e internazionali. L’ambito di ricerca, particolarmente ricco e caratterizzato da uno sguardo interdisciplinare, mette a sistema le numerose prospettive da cui il sapere pedagogico e il sapere psicologico guardano alla realtà, con l’intento di investigare, progettare e riflettere su una molteplicità di temi, problemi ed emergenze educative, formative e sociali tra tradizione e innovazione. A fare da sfondo integratore alle attività di ricerca, le dimensioni del lifelong, del lifewide learning, dello sviluppo umano e delle teorie della mente che traducono un’idea di pedagogia quale scienza della formazione dell’uomo e della donna nei molteplici tempi e luoghi della vita.

In tale cornice la psicologia si inserisce con le metodologie di indagine psicometrica/quantitativa e qualitativa che, partendo dall’analisi dei processi cognitivi ed emotivi, propone modelli di spiegazione del comportamento, in particolare nelle situazioni di apprendimento, nel contesto sociale e scolastico, e di interazione educativa. In tal senso, le ricerche della sezione sono declinate ad approfondire soggetti, oggetti, linguaggi, metodi, strumenti e tempi del sapere-agire pedagogico e del sapere agire psicologico con un’apertura inter e transdisciplinare, idonea ad analizzare e affrontare, con sguardo teorico e prassico, i problemi emergenti dello sviluppo e della formazione del singolo e del vivere e del convivere formativo, comunitario e sociale in una prospettiva ecosistemica e della complessità.

Nello specifico l’area pedagogica, a partire dagli studi sulla epistemologia di tale scienza, si caratterizza, al suo interno, per molteplici spazi di ricerca-intervento legati anche ai profili in uscita dei corsi di laurea pedagogica: epistemologia pedagogica e filosofia dell’educazione (Dato, Loiodice, Lopez); Orientamento lifelong e lifewide (Dato, Loiodice, Ladogana), Educazione degli adulti, pedagogia del lavoro e dei contesti organizzativi (Loiodice, Dato, Cera, Lopez, Ladogana), Pedagogia speciale e dell’inclusione (Traetta, Dato, Lopez, Eradze, Di Fuccio, Del Gottardo), Pedagogia inteculturale (Lopez, Loiodice, Del Gottardo), Storia infanzia (De Serio), Storia della pedagogia e dei processi formativi (Cagnolati, De Serio), Storia ed educazione di genere, donne e scienza (Cagnolati, De Serio, Lopez),Tecnologie didattiche, educazione mediale, e-learning (Traetta, Dipace, Toto, Eradze, Di Fuccio),Ricerca didattica (Dipace, Toto, Di Fuccio), Progettazione formativa e teacher education (Dato, Lopez, Loiodice, Toto, Dipace, Traetta), Augmented Reality, Mixed Reality e Tangible User Interfaces per l'educazione (Di Fuccio), Serious game e gamification (Limone, Toto, Di Fuccio), Informatica applicata alla didattica (Marengo), Pedagogia dello Sport, Educazione Fisica, Attività Fisica Adattata, Sport & Career Transition, Identity Transition Out of Sport, Aging e carico motorio (Sannicandro, Bellantonio).

In particolare, l’area di ricerca relativa all’apprendimento permanente e all’orientamento nei molteplici contesti di vita formali, informali e non formali promuove studi e interventi che valorizzano l’apprendimento nelle molteplici età e luoghi della vita (Loiodice, Dato, Ladogana, Lopez, De Serio).

Particolare attenzione è rivolta all’età dell’infanzia nella pluralità delle sue dimensioni (Lopez, De Serio) e all’età adulta (Dato, Loiodice, Cera) e alla vecchiaia (Ladogana) con specifico riferimento alla pedagogia del lavoro nella prospettiva della promozione dell’occupabilità, dell’inclusione sociale e benessere personale e organizzativo (Dato, Loiodice). Un focus è dedicato al filone di ricerca dell’orientamento attraverso la progettazione e realizzazione di attività di ricerca-azione per il ripensamento dei servizi di orientamento e accompagnamento formativo e lavorativo per i soggetti in formazione (Loiodice, Dato, Ladogana). Ben definito è anche l’ambito di ricerca della storia della pedagogia con particolare riferimento agli studi montessoriani, agli studi sull’infanzia, all’analisi di trattatistica pedagogica di varie epoche storiche, agli studi sulla storia dei processi formativi nelle molteplici declinazioni temporali e di pensiero (De Serio, Cagnolati).  La sezione si caratterizza anche per consolidati studi sulle differenze e sulle Stem (da quella di genere a quelle interculturali) (Lopez, Cagnolati, Loiodice, Del Gottardo, Cera), per gli studi sul rapporto donne e scienza con particolare riferimento ai nessi tra genere, medicina e biotecnologie (Lopez) e per le ricerche sulla diversabilità (Traetta, Di Fuccio, Del Gottardo).

Numerosi sono anche gli studi dedicati alle emergenze educative legate a situazioni di disagio, di marginalità e svantaggio sociale e a una riflessione e riprogettazione della consulenza pedagogica (Dato, Lopez, Loiodice, Ladogana). Un ulteriore campo di ricerca è quello relativo alla progettazione formativa e didattica (Dipace, Toto, Eradze, Traetta) che si traduce in una serie di attività di ricerca e  formazione rivolte agli studenti universitari (laurea triennale, magistrale, dottorato, perfezionamento, master, corsi di formazione permanente e ricorrente), ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e ad altre tipologie di utenza nonché si concretizza in attività di progettazione, sperimentazione, ricerca e formazione sui temi della formazione dei docenti, con specifico riferimento anche ai docenti universitari (Loiodice, Dato, Dipace). Uno spazio definito e integrato agli studi pedagogici riguarda il filone della media education (Dipace, Toto, Limone). La ricerca in questo ambito si muove nella direzione di una integrazione delle tecnologie didattiche nei luoghi dell’apprendimento formale, non formale e informale. In questo ambito specifico, uno staff multidisciplinare conduce progetti di ricerca con aziende, università e altri centri di ricerca a livello nazionale e internazionale traducendo gli studi teorici in esperienze e buone prassi che coniugano gli strumenti tecnologici con i processi di insegnamento-apprendimento. Le interazioni con gli ambienti digitali da parte dei bambini, degli adulti in formazione, dei discenti nei contesti formali e informali sono al centro di una intensa e proficua attività di ricerca applicata multi e interdisciplinare (INF/01 Marengo). Da segnalare anche il settore di studi e ricerca riferibile alle scienze dell’attività motorie legato allo sviluppo di teorie, tecniche e metodi per l’educazione fisica e motoria generali o rivolte a particolari gruppi o classi di età.

I filoni di ricerca fanno capo:

  • ai quattro settori di area pedagogica: M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) Loiodice, Lopez, Dato, Cera, Ladogana; M-PED/02 (Storia della Pedagogia) Cagnolati, De Serio; M-PED/03 (Didattica e Pedagogia speciale) Traetta, Di Fuccio, Del Gottardo, Eradze; M-PED/04 (Pedagogia sperimentale) Dipace, Toto; 
  • al settore M- EDF/1 (Metodi e Didattiche delle Attività Motorie”) Bellantonio, Sannicandro
  • al settore INF/01 (Informatica) Marengo.

L’area della psicologia è rappresentata, invece, dai seguenti settori disciplinari: M-Psi/01 (Psicologia generale), M-Psi/04 (Psicologia dello sviluppo e dell’educazione), M-Psi/05 (Psicologia sociale) ed M-PSI/06 (Psicologia del lavoro e delle organizzazioni) e indaga alcuni dei  temi e delle specifiche aree di studio della psicologia generale, dello sviluppo, dell’educazione e del benessere con particolare riferimento sia ai fattori individuali e alle differenze individuali sia ai contesti e alle caratteristiche dei contesti.

In particolare vengono approfonditi temi legati ai fattori psicologici di sviluppo, all’Elearning, alla Motivazione, al Self-regulated learning, alla Formazione insegnanti e alle tecnologie digitali (Limone, M-Psi/04; Monacis M-PSI/01), ricerche sui processi cognitivi di apprendimento relativi al successo accademico negli studenti universitari (Monacis M-PSI/01)  e ricerche nel campo della Psicologia cognitiva relative alla memoria di lavoro, alla relazione tra linguaggio/LTM e memoria di lavoro in bambini e adulti, al rapporto tra memoria di lavoro e apprendimenti o disturbi di apprendimento e gli effetti della Pandemia da Covid 19 e la conseguente interruzione della frequenza scolastica e il cambiamento nelle modalità di fruizione della didattica, sugli apprendimenti scolastici, in particolare lettura e comprensione del testo (Palladino- M-Psi/01). Particolare attenzione è dedicata alla Psicologia dell’apprendimento con progetti che seguono diverse linee: nell’ambito della psicologia dello sviluppo e dell’educazione, l’apprendimento viene indagato nello sviluppo tipico e atipico, ma anche la condizione dell’apprendimento mediato dalle tecnologie (l’apprendimento della lingua straniera, Palladino) e le interconnessioni con la gestione dei comportamenti problema a casa e in classe; le interazioni verbali in classe insegnante-allievo e la formazione insegnanti, oltre che il loro benessere vengono investigati con metodiche di valutazione sia di tipo qualitativo che quantitativo. Nell’ambito della psicologia dello sviluppo uno sguardo importante è riservato allo studio delle influenze di genitori e insegnanti sui processi di tipizzazione di genere anche in ottica di un’ottica di orientamento scolastico (Sulla  - M-PSI/04).

Il benessere soggettivo, le scelte comportamentali, il consumo etico e i fattori psicologici e sociali che hanno un effetto su di essi sono al centro di numerosi studi dell’area psicologica che, tra l’altro, è impegnata nello studio del mattering, dei ruoli di genere e delle condizioni di giustizia sulla vita delle persone, in diversi contesti sociali (Esposito, M-Psi/05). Il benessere psicologico e la salute mentale nella popolazione infantile, adolescenziale e adulta è al centro di numerose ricerche sugli stili di vita salutari e che includono la tematica sulla relazione uomo-computer per quanto riguarda l’analisi dei fattori determinanti le dipendenze comportamentali dalle odierne tecnologie e i comportamenti aggressivi nei diversi contesti (educativi, comunità online, etc), la tematica sui processi decisionali nelle scelte alimentari (salutari ed ecosostenibili) e, infine, la tematica sui processi cognitivi, emotivi e motivazionali determinanti condotte etiche nei contesti sportivi (Monacis, M-PSI/01).

Sempre al tema del benessere è correlato lo studio relativo all’impatto che la tecnologia produce sulla vita lavorativa, con risvolti sia individuali che organizzativi, con l’applicazione di metodi di indagine specialistici quale il Lego Serious Play (Fantinelli, M-PSI/06)

Un importante filone di ricerca trasversale ai diversi temi è veicolato dall’utilizzo delle tecnologie digitali, quali i Serious Game, come strumenti di indagine e di ricerca (generando contesti virtuali in cui indagare il ruolo di variabili contestuali e la loro interazione con l’individuo) e di promozione di attitudini positive e virtuose e del benessere in una prospettiva ecologica (personale, relazionale e sociale) e multidimensionale (interpersonale, comunitario, occupazionale, fisico, psicologico ed economico) (Esposito, Limone).

Le tematiche trattate e gli studi dei differenti settori scientifici disciplinari trovano poi corrispondenza e sostegno nelle attività di ricerca formazione condotte dai molteplici Laboratori e Centri di studio e ricerca. Nello specifico: il Laboratorio di ricerca e studio per l’infanzia si propone di realizzare ricerche storico-educative e pedagogiche sull'infanzia e sulle famiglie; il Laboratorio di Bilancio delle competenze e della progettazione formativa offre agli studenti servizi di orientamento e accompagnamento formativo finalizzati a migliorare l’efficacia dell’apprendimento, diminuire la dispersione universitaria e coinvolgere attivamente gli studenti nella costruzione del loro progetto di sviluppo formativo e/o professionale; il Laboratorio di Pedagogia della Salute si propone di promuovere studi, ricerche e progetti formativi su una cultura dell'educazione alla salute e alla cura (con particolare riguardo all'invecchiamento attivo); il Learning Science Institute (LSI) è un collettore di attività di ricerca interdisciplinare sugli effetti dei media e delle tecnologie digitali, con particolare riferimento alla motivazione, autodeterminazione e apprendimento autoregolato; l’ERID Lab (Educational Research and Interaction Design Laboratory) è una sezione del LSH; il Centro di Apprendimento Permanente (CAP) svolge compiti di ricerca, sviluppo, consulenza, formazione e sperimentazione nel campo dell’apprendimento permanente e si propone di promuovere e sostenere iniziative istituzionali che valorizzino l’apprendimento permanente come strategia di crescita interna all’organizzazione e come risorsa per il territorio, favorendo la Terza missione dell’Università in tema di apprendimento permanente e di formazione continua; il Wellbeing research institute si occupa di benessere psicologico scolastico.