Giovanni Forte - Dottorando di ricerca in Scienze Umanistiche

Giovanni Forte (giovanni.forte@unifg.it)

 

Progetto di ricerca

Titolo: Lungo la via litoranea in Daunia: scenari di ricerca e valorizzazione territoriale.

Premessa: la scelta di una ricerca sulla via Litoranea è legata alla fondamentale importanza di questo percorso, piste della transumanza nella Preistoria, via di conquista in età romana, ricalcata dal Regio Tratturo, ancora oggi utilizzata in molti tratti. Nonostante ciò la strada è poco studiata e soprattutto poco valorizzata in tutti i suoi aspetti. Il focus della ricerca, dunque, è l’individuazione puntuale della via “Litoranea” (Fig.1) che costituisce la spina dorsale del popolamento costiero in Daunia e la naturale continuazione della viabilità delle rive dell’Adriatico.

Area d’indagine: nel dettaglio il caso studio preso in esame è una specifica area della Daunia antica, rappresentata dal percorso che l’antica via Litoranea doveva compiere in questo territorio, emblematica per i diversi ‘paesaggi’ che lo compongono. Il segmento della mia indagine parte dall’entrata di quest’ultima presso località Cantalupo ad est di Serracapriola (FG) per approdare presso l’antica Salpi nel territorio di Manfredoni (FG). Il tratto in questione attraversa trasversalmente, in senso nord ovest-sud est, la parte nord della Daunia ed interessando i territori comunali di: Serracapriola, San Paolo Civitate, San Severo, Rignano Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Manfredonia per un totale di circa 90 Km.

Obiettivi della ricerca: iprincipali obiettivi sono: a) Individuare e georiferire il tracciato antico della via Litoranea studiandone il palinsesto nella suo sviluppo storico – archeologico attraverso l’ausilio e l’integrazione delle nuove tecnologie con il metodo classico di ricerca archeologica in un costante dialogo critico al fine di limiti ed opportunità dell’uno e dell’altro (la base è sempre la realizzazione di una corretta Carta Archeologica) b) contribuire alla costruzione della conoscenza del territorio, con il tentativo di mettere a sistema i layer storici costituenti lo stesso palinsesto; c) censire il patrimonio archeologico gravitante lungo la via Litoranea valutandone le potenzialità di fruizione; d) contribuire alla conoscenza del territorio di indagine al fine di rendere consapevoli i residenti e di divulgare ai visitatori la storia dei beni e dei luoghi quale primo passo per la tutela del patrimonio culturale; e) comprendere i meccanismi di trasformazione e resilienza dell’infrastruttura viaria in esame e del territorio ad essa “agganciato”, lungo l’arco diacronico temporale anche al fine di individuarne le opportunità e le criticità sotto l’aspetto della valorizzazione.

Metodologie: data l'ampiezza dell'argomento, l'intera ricerca sarà caratterizzata dal continuo confronto e dialogo tra le diverse specializzazioni chiamate ad implementare gli obbiettivi del lavoro attraverso i seguenti strumenti operativi:

  • Studio della letteratura scientifica;
  • Studio delle fonti ed analisi degli “Itineraria” antichi in relazione con la viabilità in esame;
  • Ricerca d'archivio;
  • I documenti dei fondi "Affari Demaniali", "Dogana delle Pecore", "Catasti antichi e provvisori’ (Archivio di Stato di Foggia) e documenti d'archivio delle abbazie saranno esaminati al fine di: 1. Acquisire le mappe del catasto ottocentesco e della cartografia storica; 2. Tenere conto delle continue divisioni del territorio; 3. Analizzare gli assetti proprietari nelle varie epoche storiche;
  • Individuazione attraverso la ricognizione di superficie della via Litoranea;
  • Interpretazione di foto aeree attraverso le foto del “Volo Base IGM”, RAF, archivio dell'Università degli Studi di Foggia, dei dati disponibili in rete o acquisibili attraverso opportuni protocolli di intesa con partener pubblici;
  • Acquisizione di dati telerilevati;
  • Analisi dei dati LiDar disponibili;
  • Voli attraverso l’ausilio dispositivi IUAV mirati alla ricerca di specifiche tracce e successiva elaborazione dei dati rilevati in 2d e 3d;
  • Utilizzo di software GIS (ArcGIS e QGis) al fine di: 1. Gestire in modo integrato dati di diversa natura; 2. Georeferenziare tutte le Unità Topografiche individuate e legandole all’infrastruttura viaria presa come riferimento al fine di creare un sistema Gis network dell’ area di oggetto di studio; 3. Condurre analisi spaziali (predittivo, viewshed, costo superficie, capacità del terreno, sito analisi del bacino, Poligono di Thiessen con calibrazioni specifiche); 4. Mappare in maniera sincronica e diacronica il paesaggio; 5. Protocolli di intesa con amministrazioni e associazioni locali. 6. Elaborare dati statistici al fine di adiuvare risposte ad interventi miranti la valorizzazione.

Tempistica della ricerca: I e II anno Il 70 % del lavoro sarà dedicato allo studio bibliografico e di archivio da condurre in parallelo alla ricerca sul campo (ricognizione di superficie nel territorio di riferimento, schedatura e rilievo delle evidenze “culturali, paesaggistiche ed antropiche) mentre il restante 30% all’elaborazione e all’informatizzazione dei dati acquisiti. III anno Il 30% del lavoro sarà dedicato alla elaborazione e alla revisione dei dati e il restante 70% alla stesura della tesi di dottorato.