
Un momento storico per l’Università di Foggia e per l’intero territorio: nei giorni scorsi si sono laureate le prime quattro studentesse del corso di Laurea Magistrale in Psicologia Scolastica (LM-51), percorso recentemente riconosciuto come laurea abilitante alla professione di psicologo ai sensi del Decreto Interministeriale 654/22 che ha ridefinito i requisiti formativi della categoria.
Si tratta non solo di un importante traguardo accademico, ma anche di un risultato concreto per il territorio, che potrà finalmente contare su nuove figure professionali già abilitate e pronte ad iscriversi all’albo professionale e dunque ad entrare a tutti gli effetti nel mondo del lavoro. In un contesto come quello della Capitanata, dove il bisogno di professionisti della salute mentale e del benessere scolastico è particolarmente sentito, l’arrivo di psicologhe formate e immediatamente operative rappresenta una risposta concreta alle esigenze della scuola, delle famiglie e degli studenti.
Il corso di laurea magistrale coordinato dalla prof.ssa Tiziana Quarto, attivato nel 2023/24 presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, si è distinto per un’offerta formativa attenta ai bisogni reali del territorio, valorizzando le competenze pratiche e l’esperienza sul campo. Grazie al nuovo ordinamento abilitante, le neolaureate non dovranno sostenere l’Esame di Stato post-laurea, potendo così accedere direttamente all’Albo professionale e intraprendere subito la propria attività, nei diversi ambiti della psicologia, avendo le laureate potuto contare anche su una formazione interdisciplinare rispetto ai settori della psicologia.
“È una giornata di grande orgoglio per la nostra comunità accademica – ha dichiarato la presidente di commissione di laurea prof.ssa Paola Palladino (ordinaria di Psicologia Generale) – ma soprattutto per il territorio, che oggi può contare su giovani professioniste qualificate, motivate e pronte a fare la differenza nel mondo scolastico, della salute mentale e del benessere psicologico”.
Questa prima sessione di laurea rappresenta un modello di sinergia virtuosa tra Università, scuola e comunità, capace di generare un impatto positivo immediato sul tessuto sociale locale.