Il Dipartimento di Studi Umanistici ha aperto le porte alla Città per l’iniziativa che dal 2005 coinvolge, ogni anno, migliaia di ricercatori e istituzioni in tutti i paesi d’Europa.
Anche quest’anno l’Università di Foggia ha, infatti, accolto l’invito della Commissione Europea proponendo Health and proper sustainability, la manifestazione in programma il 24 settembre 2021, per la Notte Europea dei Ricercatori.
L’edizione 2021 Unifg si è arricchita anche di laboratori didattici che hanno animato tutta la settimana dell’evento e anche il Dipartimento di Studi Umanistici ha organizzato momenti formativi e di condivisione rivolti alla Città e organizzati martedì 21 settembre.
Storie da via Arpi è stato il titolo scelto per il laborarotorio/visita guidata al Museo Civico di Foggia, a cura di Riccardo Di Cesare, docente di Archeologia classica dell’Università di Foggia e Valentino Romano, responsabile dei laboratori didattici e di ricerca del Distum.
Il laboratorio: il Museo Civico di Foggia e il Dipartimento di Studi Umanistici, ubicati ai due estremi di via Arpi, sono uniti, fisicamente e simbolicamente, da questa via del cuore storico di Foggia e da una lunga collaborazione in attività didattiche e di ricerca. La visita guidata ha proposto alcuni momenti cardine della storia del territorio della Daunia e della Capitanata attraverso i reperti archeologici e i complessi monumentali custoditi nel Museo, come gli ipogei della Medusa e dei Cavalieri. L’occhio del ricercatore diventerà la lente con cui osservare i reperti e dar voce alle storie che possono raccontare.
La felicità è una competenza? Life skills, benessere e sostenibilità personale è stata l’essenza, invece, del laboratorio online a cura di Daniela Dato, docente di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Foggia e Severo Cardone, Cristina Romano e Francesca Franceschelli, Laboratorio di Bilancio delle competenze Unifg.
Il laboratorio: l’atelier, rivolto a studenti di scuole superiori, attraverso l’utilizzo di strumenti narrativi, ha attivato un processo di scoperta delle personali life skills, di riflessione sulle proprie credenze potenzianti e/o limitanti, sul proprio ruolo nel mondo ecc., tutte indispensabili per la costruzione di identità “sane”, mature e consapevoli in grado di perseguire intenzionalmente il personale proposito di vita e proiettarsi con maggiore agentività ed efficacia nel futuro con un abito mentale orientato alla sostenibilità sia personale che sociale.
Educazione al riciclo e alla sostenibilità ambientale è stato il titolo scelto per il laboratorio online a cura di Anna Grazia Lopez, docente di Pedagogia delle differenze dell’Università di Foggia e Rossella Caso, Alessandra Altamura, Miriam Bassi e Angelica di Salvo, Laboratorio di Ricerca e Studio sull’Infanzia Unifg.
Il laboratorio ha promosso nei bambini una riflessione intorno ai concetti di ambiente, sostenibilità ed educazione e ai loro intrecci, nella prospettiva della più ampia educazione alla cittadinanza, finalizzata allo sviluppo di un’etica della responsabilità e alla promozione di un cambiamento culturale (Indicazioni nazionali e nuovi scenari, Miur, 2018). Un orientamento in linea con gli obiettivi di sviluppo adottati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Nello specifico, i bambini e le bambine sono stati coinvolti nella creazione di giochi e oggetti, in modo da formare la mentalità per cui i rifiuti sono una risorsa da non sprecare.
Impariamo le differenze. Laboratorio di Educazione al genere e all’affettività è stato il tema del laboratorio online a cura di Anna Grazia Lopez, docente di Pedagogia delle differenze dell’Università di Foggia e Rossella Caso, Alessandra Altamura e Angelica di Salvo, Laboratorio di Ricerca e Studio sull’Infanzia Unifg.
Il laboratorio ha promosso nei ragazzi e nelle ragazze una riflessione intorno ai concetti di differenza, affettività ed educazione e ai loro intrecci. Nello specifico, i partecipanti sono stati coinvolti in un laboratorio narrativo finalizzato da una parte a far emergere il loro immaginario intorno al maschile e al femminile e alle relazioni tra i generi, dall’altra a prendere consapevolezza del carattere socialmente costruito degli stessi, nella prospettiva della promozione di un pensiero aperto e plurale, capace di prevenire e di contrastare la violenza di genere e tutte le forme di discriminazione.